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del Bacchigliene, fondata da barbari (i Longobardi) e tenuta in feudo dai Traversar!. — Re-coaro, da ultimo, sui monti ove l'Agno scaturisce, frequentato per le sue acque, da cui forestieri e terrazzani vanno a cercar la salute.
Vili. TREVISO
Dove Sile a Cagnano s'accompagna È la bella contrada di Trevigi.
Dante non poteva indicare con maggior precisione H centro della Provincia trevigiana, posto colà dove il Cagnano, oggidì Bottenigo, si versa nel Sile. Ecco il luogo di Treviso, città illustre , che conta al presente 23 mila abitanti, compresi i sobborghi. Secondo la più comune o-pinione (rigettata lq, favola d'Osiride) questa città venne fondata dagli Euganei, che rovesciaronsi a sciami, come i Veneti, dall'Asia minore, e che in Italia s'annidarono. Il suo nome Tar-Visium, vuoisi che nella favella degli Euganei significhi casa bianca, o mura bianche, o città bianca. Al tempo dell'impero romano ne fu municipio , e venne ascritta alla tribù Claudia. Così or prima, or poi l'Italia tutta fu alla romana dominazione soggetta.
Caduto l'impero di Roma per corrotta vecchiezza, Trevigi sofferse assai nell'invasione dei barbari, e fu espugnata da Belisario per l'im-perator d'Oriente Giustiniano, che guerreggiando gli Ostrogoti non era guari più civile di loro. Sventura de'piccoli, che nelle guerre dei grandi portino il peso delle»altrui ribalderie!
Totila di stirpe forestiera, ebbe però i natali in Treviso; e la governava nell'anno 542, quando
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