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Il Trentino e la Venezia
Cenni del popolo
Salvatore Muzzi
Tipi Chierici Bologna, 1866, pagine 48

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a cura di Federico Adamoli

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   la rócca s'arrendettero, ottenendo però esenzione da tasse per venti anni, conservazione dello Statuto ed altri privilegi.
   Da questo tempo la condizione di Rovigo e del Polesine fu una pietà. — Guai ai vinti! guai ai deboli! E per vero pel trattato di San Zeno (7 agosto 1484) la Repubblica Veneta ne ebbe assoluta signorìa ; indi perdette il Polesine nella guerra contro la Lega di Cambrai (maggio 1509);
   10 riebbe il 27 novembre: riperdendolo dopo sei mesi (maggio 1510) e ricuperandolo il 20 agosto dello stesso anno. Il 14 settembre del 1511 fu ripigliato da'Francesi; l'anno appresso ritornò ai Veneziani; indi al duca Alfonso da Este; pei ai
   -Veneti per breve tempo, e al capitano imperiale Giovanni Rizzano; e finalmente sul finir dell'anno 1514 fu ricuperato dalla Veneta Repubblica, che lo possedette fino alla propria caduta. — Compre e vendite passive: ecco la vita dello schiavo!
   Chi voglia conoscere la lunga serie dei Capitani o Rettori veneti che governarono tutto il Polesine dal 1305 all' 11 maggio 1797, legga l'importante volume pubblicato dall'esimio Giovanni Durazzo nello scorso anno 1865, e tratto con molta accuratezza dai Registri veneti della Marciana e del Museo Correr nonché dall'Archivio generale de'Frari: gemme storiche, onde l'Austriaco ha spogliato Venezia in questi ultimi giorni. — Noi qui ci fermiamo, perchè le sventure di Venezia da Campoformio in poi, furono sventure comunjl ad otto belle Provincie, fra cui Rovigo e le sue terre.
   Rovigo fu patria d'illustri uomini, fra i quali Lodovico Celio, Antonio Riccoboni, il cardinal Roverella, e i conti Silvestri, la cui copiosa biblioteca è sempre aperta per pubblica utilità, -r
   11 Polésìne oltre il Distretto centrale, ne ha sette altri, che prendon nome dal rispettivo capoluogo.
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