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rupe le vestigia d'un castello che il tempo e gli uomini rovinarono; e dire orgogliosi al viandante: qui nacque Tiziano Vercellio. — Auronzo dalle sue falde montane t'addita le distrutte mura d'una rócca, e ti ricrea lo sguardo con folte boscaglie, distesi pascoli, e prosperità di vigne e di gelsi. — Agordo sorride per orti e giardini in buon dato, e chiama gì'industri operai all'innesto dei frutteti ed alla raccolta dello zolfo. — Fonzaso, sulla sinistra del Cismone, vantasi del famoso Mengotti, senatore napoleonico ed autore d'un'o-pera insigne sulla condotta delle acque. — Mei, là dove il Cordevole si perde nella Piave, narra la storia de'suoi vescovi, che ne vendettero una metà ai Trevigiani, e l'altra cedettero ai Veneti, dai quali i Giorgi, i Loredani ed i Gritti l'ebbero in feudo ed in contea. — Feltre, l'antichissima città di Feltre, già capoluogo d'una speciale Provincia, ti dirà le prodezze de'Goti negli anni 468 e 477 ; narrando le tristi vicende cui essa coi vicini luoghi in que'tempi difficili soggiacque. E dalle sventure passando a dir di sue glorie, mo-streratti la cara imagine del suo Vittorino, che fu il più insigne de'maestri di scuola italiani; quella di Bernardino Tomitano, illustre e dabben letterato; e quella di Panfilo Gastaldi, cui l'arte della stampa deve l'invenzione de'caratteri mobili: sicché il tedesco Giovanni Coster, cui egli la mostrò ed insegnolla, facendone partecipe il Guttenberg, gli agevolò la via per pubblicare la famosa Bibbia magontina. Laoade quel valentuomo, che è il Commendatore Giuseppe Regaldi, accennando all'arte tipografica, la dichiarò
il gran trovato Concetto in Feltre ed in Magonza nato.
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