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Il Trentino e la Venezia
Cenni del popolo
Salvatore Muzzi
Tipi Chierici Bologna, 1866, pagine 48

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 38 —'
   XI.
   IL {IIADRILATEKO
   Gran parola il Quadrilatero! Parola trovata dagli Austriaci nel 1859, quando battuti da Italia e Francia, annegarono nel Ticino e nel Mincio, e si chiusero sgominati nelle quattro fortezze. Gran parola il Quadrilatero! Parola spaventevole per chi ci crede; come gl'incanti d'Armida, le streghe di Roma, le lamie de'Greci, il babau de'fanciulli. — Il Quadrilatero potrebbe definirsi il famoso muro della China, che doveva salvare il Celeste Impero dalle invasioni de' Tartari: ma il muro fu scalato, ed ora sta là inoperoso come oggetto da Museo. Coś il Quadrilatero ; questa cinta munita , questa fortezza continuata, che & caduta e ceduta all'inerte mostrarsi di 350 mila baionette. Oh forza degli eventi e della pubblica opinione! Oh forza strana delle trombe di Gerico!
   Ma cessiamo le irońe, e diciamo alcuna cosa del rimbombante Quadrilatero. — Sta esso fra il Mincio e l'Adige, avendo ad estremi Peschiera e Mantova sulla linea lombarda, Verona e Legnago dalla parte veneta.'Dal lato superiore una catena fortilizia collega Peschiera a Verona, dall'inferiore una via spedita congiunge Mantova a Legnago. Il Mincio difende il Quadrilatero dal nord al sud verso il Lombardo, l'Adige dal nord al sud verso Padova e Rovigo. La strada ferrata Venezia-Milano unisce ratto Verona a Peschiera: una speciale obbliqua congiunge Verona a Mantova. Coś queste grandi fortezze possono in breve soccorrersi scambievolmente.
   Eppure tanta industria e tanta forza tornarono v vane. Percossa l'Austria dai fucili ad ago e dai fulmini de'cannoni prussiani, poco o nulla
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