— 42 —'
è nota oggidì nella storia pel funesto armistizio del Luglio 1859, consueto effetto del diritto del più forte e delle ambagi fatali della diplomazia: Isola della Scala , così nomata perchè signoria degli Scaligeri; Sanguinerò, sulla via da Mantova a Legnago; Cologna che asconde sotterra romane reliquie; S. Bonifacio presso la ferrovia lombardo-veneta; Tregnago in Val d'Illasi; S. Pietro Incariano tra fioriti ed ubertosi poggi; Coprino alle falde del Monte Baldo; e Bardolino sulla sponda orientale del Lago di Garda. Tutti questi paesi leverannosi lieti quando il Quadrilatero più non sarà minaccia forestiera ma difesa italiana ; quando il Garda sarà tutto sgombro alla nostra navigazione; e quando Riva, la città che vide nascere Andrea Maffei, potrà festeggiare la liberazione della Venezia e d'altri luoghi, senza timore di carcere e di morali torture.
XII.
LE RICCHEZZE DELLAVEIEZIA
Quel dì che la Venezia non vedrà più una baionetta forestiera e più non sentirà la straniera influenza, l'Italia comprenderà quanto abbia con essa acquistato; perchè una tal regione non solo aggiugne al Regno d'Italia (compresa Mantova) 2 milioni e 460 mila abitanti, ma gli apporta ricchezze assai, materiali, industriali e morali: chè dove al suolo produttivo s'unisce nei popoli attività e negl' intelletti dottrina, ivi è ricchezza vera di cui la Nazione può andare superba. La Venezia dunque è per sè una ricchezza, e l'Italia tutta la godrà quando che sia. La godrà se avrà virtù di mostrarsene degna; se chi glie la rende non muterà la parola scritta; e se
v^oogle