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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   jomc gli altri, che un pian terreno, ma le pietra erano meglio congegnale, l'uscio più ampio ed alto, e nel quadrato spazioso capivano camere, stalle, tettoie ed un foco-! lare, murato. Davanti all'uscio stava un branco di cavalli carichi, cui un garzone , toglieva appunto dinanzi le vuote mangiatoie, ment^ da sei a sette uomini armali uscivano dal casolare nella nebbia ed allestivano frettolosamente le loro bestie. Un
   k :ane vecchissimo, giacente presso all' uscio, agitò soltanto leggiermente la coda quando * pigliaron le mosse, indi, rizzatosi stanco da terra, entrò a lento passo nel casolare, ove ardeva ancora un fuoco vivace. Accosto al focolare stava la sua padrona rivolta verso : la fiamma, immota la nobil persona e con I le braccia pendenti lungo i lombi. Quando il cane si fece a lambirle teneramente la mano, ella si volse tutto in un subito come ^ scossa da un sogno, esclamando : < Fuoco! i mia povera bestia, va a dormire, tu sei malato !» — 11 cane mandò un gagnolio sommesso, scodinzolando riconoscente. Appresso sali su una vecchia pelle vicino al I fuoco e coricossi tossendo e gagnolando.
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