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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 13 —
   Frattanto erano entrati alcuni servi ed eransi seduti adesco davantii piatti, lasciati prima vuoti dai contrabbandieri. Una vecchia fantesca li riempi di bel nuovo dipo-lenta fumante attinta al paiuolo, e si pare poscia a sedere anch' ella a tavola con in mano il cucchiaio. Mentre stavano mangiando non s'udiva una parola la fiamma crepitava ; il cane russava raucamente, e la seria fanciulla, seduta sul lastrone del focolare, girava intorno lo sguardo impensierito, lasciando intatto il piattello di po* lenta, che la fantesca le avea posto dinanzi. All'uscio la nebbia era fitta si, che somigliava un muro bianco ; ma poco stanta la luna si levò dietro le creste de'monti.
   Tutt'ad un tratto udissi uno scalpito giù per la strada. — « Pietro 1 » — sclamò la giovine padrona con tono pacato, ed un grande giovinastro alzandosi dal desco scomparve come lampo nella nebbia.
   Lo scalpito e un suou di voci si fecero più distinti, finché un cavallo si fei.aù all'uscio. Indi a pochi minuti tre uonvi i entrarono salutando alla spiccia. Piero si accostò alla giovinetta, che stava gu«r-