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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   mi stava rannicchiata in un angolo, e pensava s'io potessi soltanto farmi un po' di Cuore e strisciarmi sino all'uscio e porja bocca allo spiraglio, ove stavate parlando e suggere il vostro anelito !
   — Pazza , innamorata gioventù ! Non fosse venuta la tua mamma, io ci sarei ancora all'uscio, e tu avresti ben dovuto aprirlo. Io quasi mi vergogno ora pensando con qual cruccio e rimescolo me ne dovetti spiccare, e come sognassi tutta la notte di te.
   — Io rimasi seduta e sveglia al buio, — diss'ella, — finché sul mattinofui sopraffatta dal sonno, e. quando mi svegliai e vidi il sole.... o dov'eravate voi ? Nessuno me lo disse ed io non potea domandarlo. Io non poteva sopportare la vista di alcun uomo, come vi avessero ucciso, acciò non v'avessi più a vedere. Io mi diedi a correre per le montagne, ora chiamandovi, ora maledicendovi, chè per voi, io non poteva a-desso amar più nessuno. Da ultimo mi trovai alla pianura, n'ebbi sgomento e tornai indietro. Io era stata due giorni fuori di casa. Il babbo mi picchiò quando