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lamente come avesse apparecchiato da lunga pezza te parole, e come avesse detto le mille volte a sè stessa : ei tornerà e tu gli dirai questo e questo.
— Io avrei già potuto sposarne molti quassù , e quando mi trovavo in Firenze , ma io voleva te solo. Quando uno mi veniva attorno con dolci .parole io sentiva tosto la tua voce e il tuo favellio di quella notte, più dolci di tutte le parole del mondo. Da alcuni anni però mi lasciano in pace, quantunque non sia ancor vecchia e bella sempre. Gli è come se tutti sapessero che tu dovevi tosto tornare.....
E poco stante :
— Or dove vuoi tu condurmi? Vuo' tu rimanere quassù ? No, tu non potresti. Da poi che fui a Firenze so quanto sia grave dimorar sulle montagne. Noi venderemo la casa e le mandre, ed allora io sarò ricca. Io sono sazia di questa vita selvatica. A Firenze mi dovettero insegnar tutto che abbisogna ad una cittadina, e restarono maravigliati della mia facilità nell' apprendere. Certamente io non ebbi il tempo di dirozzarmi per bene, e tutti i miei sogni