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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   mi dicevano che tu saresti venuto « car-1 carmi quassù.... Io ho anche interrogato j una strega, e tutto torna per appuuto. I
   — E se io avessi già moglie? ,
   Fenice lo guardò con tanto d'occhi. T
   — Tu vuoi mettermi alla prova, Filip- , po; tu non l'hai. Anche questo mi disse la strega, ma dove tu dimoravi la non mi seppe poi dire.
   — Ella s'appose, Fenice, io non ho moglie. Ma come sa ella o tu che io ne avrò una un giorno?
   — E come potresti tu non volermi ? — diss'ella, con incrollabil fiducia.
   — Siedi qui presso a me. Fenice, che ho molte cose da dirti. Dammi la tua mano e promettimi che mi ascolterai docilmente sino alla fine, mia povera amica !
   E non facendo ella nulla di quanto le avea detto, Filippo si rimase ritto con gli occhi confitti dolorosamente sopra di lei, mentre i suoi ora richiudevansi, ora erravano smarriti sullo spazzo nel presentimento di qualche sciagura.
   — Io ho dovuto fuggire già da molli ni da Firenze, — prese egli a narrare.—
   -