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sle cose. Un mal governo mai non s'emenda, e gli è come se le vostre mandre essendo infette da qualche morbo voi mandaste il lupo nella stalla. Basta, il mio a-mico mi pregò di essere il suo avvocato ed io riuscii a ricuperargli la libertà. Appena ciò si riseppe, un miserabile mi si fece incontro per la via avventandomi ogni maniera d'ingiurie. Io non potei liberarmene altrimenti che con uno spintone nel petto, dacché egli era ubbriaco e non meritava altro trattamento. Io non m'era appena strigato dalla folla accorsa, riparando in un caffè, che un congiunto di quell'uòmo, digiuno di vino ma ebro d'ira e di veleno, mi si fe' incontro sbuffante rimproc-ciandomi di aver risposto brutalmente coi pugni alle parole, invece di far quello che ogni galantuomo avrebbe fatto. Io risposi il più moderatamente che far si potesse, perciocché mi fossi accorto esser quella una trama del governo per veder di farmi stroppiare od uccidere in un duello. Ma una parola pigliò l'altra ed i nemici ebbero vinto il gioco da ultimo. L'avversario allegò che gli era d'uopo passar nel to-
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