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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   senza liberarti da le stessa e dalla tua o-stinata fedeltà, poveretta ! Vedi, noi non avremmo fors'anco fatto buon sangue insieme. Tu ti sei presa d'amore d'un Filippo scapato, scioperone, buontempone, ed avresti trovato ora un Filippo tutto diverso , un solitario, un musone, un rodi-carte.
   Egli aveva profferito questa tirata passeggiando su e giù per la stanza e finito ch'ebbe si fermò per vedere l'effetto che aveva prodotto, e fece per pigliarle la mano. Ogni tenerezza era scomparsa dalle sue sembianze, ogni vermiglio dalle sue labbra.
   — Tu non mi ami adunque!... — diss ella lentamente e tremando verga a verga, e respinse tutto ad un tratto la mano di lui con tale un grido Che la lucerna per poco non si spense, e il cane rispose dalfe stalla con lunghi dolorosi ululati.
   — Tu non m'ami.... no.... noi—gridò ella fuori di sè. — E puoi tu gittarti nulle braccia della morte piuttosto che nelle mie 1 Puoi tu venir quassù dopo sett'anni per toglier commiato ? Puoi tu parlare si
   Vi.L. I. — L'Amore in Italia. — 3
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