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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tra non molto, giacché io so che sori per essi un inciampo.
   E sprigionò, in ciò dir soavemente, ma risoluto, il collo dalle sue braccia.
   — Vedi, figliola, — proseguì, — noi siam già troppo nslle peste senza che le accresciamo con nuove scapataggini. Forse quando saprai un giorno la mia morte, guarderai rassicurata il tuo marito e i tuoi figli ed avrai caro che il defunto sia stato questa notlo più ragionevole di te, quand'anco succedesse il contrario in quella prima. Lascia ora eh' io me ne vada a dormire e vacci anche tu e fa in maniera che non abbiamo a rivederci domattina. Tu godi d'una buona riputazione, come ho risaputo, cammin facondo, dai contrabbandiei i ; se ci vedessero abbracciarci domattina e tu facessi una scena.... non 6 vero, figliola, che la sarebbe una cosa sconveniente ? Ed ora buona , notte, Fenice, buona notte 1
   Egli le stese ancora una volta cordialmente la mano, ma ella non la volle stringere, ed appariva pallida nel lume lunare, o vieppiù cupa con le lunghe ciglia Sbassate.