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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 37 -
   —Non ho io fallo penitenza abbastanza,— diòs'ella a mezza voce, — per aver, or son sett'anni,conservato durante una notte troppo fermamente li ragione? Kd ora e'vuole che questa mille volte maledetta ragione mi renda di bel nuovo infelice, e stavolta per tutta l'eternità! No! no! noi Io non me lo lascierò più uscir dalle mani....; io dovrei arrossire davanti gli uomini e davanti a Dio, se lo lasciassi andar a morire....
   — Non odi tu che tale è la mia volontà? — interruppe con violenza Filippo; — ch'io voglio andar a dormire, fauciulla, e solo? Che vai tu fantasticando per più crucciarti? Se non senti che è il mio onore che mi strappa dalle tue braccia, non saresti mai stata degna di me. Io non sono un ninnolo, un bambolo da accarezzar nel tuo grembo. Io ho la mia via tracciata dinanzi a me, ed essa è troppo stretta per tuttadue. Mostrami la pelle sulla quale debbo passare la notte, e poi.... scordiamoci 1' uno dell' altro.
   — E quand' anco tu mi cacciassi a picchiate da te, non me ne. andrei ! Quando