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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   casa e nessun degli altri casolari di Treppi le precludeva la vista delle borte e dei seni profondi della montagna. Le nude roccie di contro sorgenti dal basso apparivano per metà illuminate dalla luna a- perpendicolo sopra l^gcasà. Da un lato ei scorse alcune tettoie, lungo le quali la strada serpeggiava al basso. Un picciol fico perduto con rami sfogliati spuntava dal macereto. Del rimanente non iscorgevasi che 1' erba minuta delle praterie e qua e là qualche sterpo od arbusto stento. —¦ Nou è questo per vero un luogo da dimenticare ciò che s' ò amato, — disse Filippo tra sè ; — ed io vorrei che le cose fossero aridate diversamente! Si, si, alla fin delle fini la sarebbe stata la moglie fatta apposta pur me, che m ' avrebbe amato le cento volte più di quelle leziose che hanno il cuor nelle gale e nei fronzoli e non amano che il codazzo de' ganzerini che si tirano dietro. Quali occbinon farebbe il mio vecchio Marco se mi vedesse tornare un tratto con al fianco una bella moglie ? Già non ci sarebbe nemmen da far mutamenti in casa e per me, vecchio scartabeliatore di codici e di carte le-