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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sullo .spazzo della stanza attigua. Indarno ei stette lunga pezza all'uscio asserragliato, origliando dapprima, indi pregando e scongiurando la fanciulla a rompere pur con una parola quel silenzio pauroso. Da ultimo ei si gittò sul letto come preso di febbre, e giacque lungamente sveglio e rimuginante, finché, un' orét dopo mezzanotte, la luna tramontò e la sfiaccolatezza sopì i suoi tumultuosi pensieri.
   Un dubbio crepuscolo circondava Filippo, quando si scosse dal sonno.; ma ricuperati pienamente i sensi e postosi a sedere sul letto, sì chiari che non era il crepuscolo che precede la levata del sole. Un debol raggio di sole lo feri da un lato, e riconobbe che il buco che aveva lasciato aperto prima di coricarsi era stato ristoppato. Ei spinse fuori il battufolo d'erba fresca che lo tu- , rava e rimase abbarbagliato dalla piena luce i solare. Infuriato contro i contrabbandieri, j il sonno e sopratutto contro la fanciulla che aveva indubbiamente immaginato il tranello, ei fu all'uscio, di cui il catorcio ccdè ora facilmente ad una stratta a modo, ed entrò nella stanza attigua.
   Il