Stai consultando: 'L'Amore in Italia Racconti (Volume I e Volume II)', Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (51/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (51/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 13 —
   Filippo trasalì stupefatto, ed un sospetto gli solcò come lampo la mente: — T'avrebbe ella avvelenato? — Ma poco stante attribuì quella strana scappata ad un rimasuglio della sua passione, e senza profferir parola le tenne dietro.
   — Il cavallo se l'hanno ricondotto a Por-retta, diss'ella,— vedendo ch'ei giva cercandolo con gli occhi; —ma ciò non fa caso, chè non lo avreste potuto inforcare senza pericolo. Le strade sono più scoscese di quelle che avete fatte ieri.
   Ella lo precedeva, e in breve s' ebbero lasciato addietro i casolari di Treppi, i quali stavansi solitarii sotto la sferza del sole, senza nemmeno una colonnina di fumo dai fumaiuolj. Filippo avvisò allora per la prima volta tutta 1' austera maestà di quell' alpestre solitudine, sopralaquale incurvavasi un cielo puro e diafano. La strada, appena visibile per alcune scarse orra^sulla dura selce, correva su per gli ampli dorsi delle montagne verso il settentrione, e da quando a quando, quante volte abbassavasi la giogaia parallela, scintillava sul lontano orizzonte a sinistra un lembo della marina. Di Voi. I* — V Amori in Italia. _ 4