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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Girli avea dimentico al tatto lo scopo del suo viaggio. Era si dolce camminare sul margine erboso de' ruscelletti, sentirsi rinfrescare il volto dagli sprazzi minuti della cascatelle, vedere i ramarri sguizzar sulle pietre e le screziate farfalle aliare follemente al sole, ch'ei non s'accorse nemmeno com' eglino andassero a ritroso delle acquicelle e non piegassero per anche ad occidente. La voce della sua compagna avea tale una magia che gli faceva dimenticar tuttoché l'occupava incessantemente il giorno addietro in compagnia dei contrabbandièri. Ma quando uscirono un tratto dal burrone e vide innanzi a sè altre montagne deserte, brulle e riarse dal sole, con altre alture e altre forre, ei si scosse in un subito da quell'incanto, si fermò guardando il cielo, e non durò fatica ad accorgersi che avevano camminato in una direzione diametralmente opposta, e trovavansi ben due ore più discosti dàlia meta, che quando si erano messi in via.
   — Fermati l — gridò Filippo ; —io veggo ancora in tempo che tu m'inganni. È questa 'rada che mena a Pistoia ?
   
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