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d'improvviso la luce del sole ripercossa dai •massi giallastri. Ei si tolse il cappello, si strisciò furiosamente la mano sulla fronte e nelle chiome scomposte, quando venne-gli udito, e questa volta realmente, profferito il suo nome. Pochi passi discosto, sotto lo stesso scoglio, ove l'aveva lasciata, sedeva Fenice, guardandolo con occhi raggianti d'una gioia pacala.
— Sei arrivato finalmente, Filippo! — disse ella affettuosamente : — è gii un pezzo che t'aspetto!
— Demonio dell' inferno!—gridò egli fuori di sè, nel mentre il terrore e la passione tenzonavano nel suo cuore, — ini deridi tu ancora nel vedermi fuorviato, ansante e col cervello squaglialo dal sole? Trionfi tu ch'io ti debba veder di bel nuovo per di bel nuovo maledirti? Se ti ho ritrovato, per Dio onnipotente, io non ti ho però cercato, e mi riperderai ben tosto!...
Ella crollò, sorridendo stranamente, la testa, e disse :
— E' ti trascina senza che tu il sappia. Tu mi troveresti, quando bene tutte le montagne del mondo si ponessero fra di