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assopironsi in sogni non turbati da verun 1 ombra. Egli ed ella erano sempre soli, ora nei giardini delle magnifiche ville dei dintorni di Roma, ora sul mar bonaccioso, e solo quando furono giunti in cima alla gran palla che incorona la cupola di San Pietro parve loro udire la voce del sor Beppe che strillava e minacciava raggiungerli fin co-lassù ; ma eglino nulla temevano e ridevano anzi segretamente di quelle bravate, perocché sapessero che la scaletta era troppo angusta per dare accesso ad una figura corpacciuta come quella del sor Beppe.
V.
Il dì seguente a buon' ora il giovane pit- ! tore stava già innanzi al cavalletto, e non depose la tavolozza che all' imbrunire. Ei prese appena un bocconcello importunato dalla signora Pia, e si affrettò ad ultimare il suo dipinto di Rebeccà ed Eleazaro, il ! che vennegli fatto soltanto in sul meriggio I della dimane, essendoché la notte fosse i