- 237 -
stravolta per l'orribil febbte che le bolliva in tutte le vene ; ma ella mi riconobbe tosto, mandò via il padre e mi fece sedere si da vicino al suo capezzale che il suo fiato ardente mi bruciava gli occhi e me li empiva di pianto. — Lalla, — diss'ella, — iò voleva andar da lui.domattina, come gli ho promesso solennemente uscendo da San Carlo, non si tosto il sor Beppe fosse partito per Assisi. Sarebbe forse itato un peccato?... Ma ecco, la sera prima della sua partenza Beppe mi condusse ancora una volta a passeggio per la città ed entrò con me in San Carlo nella cappella ove sta la Madonna, che mi soccorse quand'ebbi il vaiuolo, e non permise che la mia faccia rimanesse solcata (Ri butteri. E mentre stavamo soli pregando davanti 1' aliare , ecco mi piglia improvvisamente la mano destra e me la pone sul lembo della veste della Madre di Dio, sclamando : — Per questa Madonna Santissima,giurami Annina che non rivedrai il tedesco, che lo sfuggirai finché sono lontano, e che ti sforzerai di odiarlo come 1' odio io stesso ! — Ciò disse con voce arrantolata e con un par d' occhi che pa-