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10 che io aveva sperato dalla fortuna, prima ch'io divenissi infelice per tutta quanta la mia vita? Starmene con lui sol due ore, finché avesse disegnato la mia cera nel suo libro! Ed egli, poveretto! mi aveva promesso di non parlarmi d'amore 1 Aqual fine? Noi sappiam pure come la deve finire! ... Ed ora s'io non vado che cosa dirà ? — ripigliò Annina sospirando ; — a scrivere mi vergogno, chè scrivo cosi male e non ci è nessuno che mi detti nella penna. Oh !
11 giuramento, Lalla ! Per ventiquattro ore io ripetei le parole che avevo pronunziate, se. ci fosse una maglia da scappar fuori. •Ma io era presa da tutte le parti. E appunto egli mi aveva fatto giurare per quella Madonna che mi aveva assistito ; niun prete avrebbe potuto sciogliermi dal giuramento, nemmeno il papa, io ben lo sentiva. Ma quando giunse la sera del venerdì e l'ambascia mi affogava, andai dalla vecchia nella Chiavica del Bufalo — una in-dovinatrice di carte — soggiunse Lalla — che sa sempre trovare il bandolo, ma una furba di tre cotte, e mal ne colse ad Annina di andare a battere al suo uscio — e