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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 239 —
   come Dio volle, sentii in me una voce, la quale mi diceva chiaramente ch'io aveva sciupato i passi, ch'io era legata e doveva mantenere il mio giuramento alla Madonna, dovesse andarne la vita. Fu questo il colpo di grazia, Lalla ; e d'allora in poi io mi»sto qui inchiodata dalla febbre , e Dio sa se ne uscirò più mai !
   Terminato il racconto, Lalla ammutolì oc-'cultando per poco la faccia nella mano , nel mentre tremava dalla testa ai piedi per la forte commozione. Ma quando levò di bel nuovo gli occhi verso il giovine che stavasi immoto appoggiato alla parete, atterrì nello scorgere l'impressione che le sue parole avevano lasciato sopra il suo volto.
   — Signor Hans , — diss' ella alzandosi da sedere—orasapete tutto. Annina voleva ch'io vi dicessi soltanto ch'ella aveva fatto a Beppe quel giuramento per forza e con suo rammarico. Io era incaricata di portarvi i suoi addii e di indurvi ad abbandonare la città ! Io pensava che un castigo era per voi necessario, e che se avevate una scintilla d'umanità dovevate pentirvi amaramente d'essere stato cagione di un
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