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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r era stata costretta a fare un circuito per essere la via Vittoria asserragliata a cagione di un riattamento del lastricato. Il caso volle che l'amorosa fanciulla passasse morta per ^ quella medesima via, verso la quale aveva tanto desiderato volgere il passo in vita.
   Dopo una mezz'ora la Pia tornò dalla messa, sali lentamente la scala e si arrestò sull'ultimo pianerottolo per rifiatare. Ella udì il cagnolino guattire dolorosamente entro la camera, e raspar l'uscio, comeu-sava fare quante volte il suo padrone s' u-sciva solo. Presa da compassione la donna sospinse l'uscio socchiuso ed entrò. Il giovane pittore giaceva sul pavimento presso la finestra aperta, con le labbra scolorite, gli occhi semi-aperti e senza sguardo, ed una mano stretta al cuore come una palla gliel'avesse passato fuor fuora. La Pia mise un grido che ridestò il gagnolar doloroso del cane, si precipitò sull'infelice prostrato, lo alzò e lo trasportò singhiozzando sul letto, tentando, nel suo rimescolamento, o-t gni mezzo per riaverlo. Dopo un lungo affaccendarsi e dopo avergli per ultimo , spruzzolata la fronte e le tempia col vino
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