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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
poco dopo il mio arrivo, in una mona» ; frescosa casa, di cui il secondo piano -¦. parteneva per intiero ad una degna v>\. vn che lo appigionava. La fantesca m'introdusse in una retro-stanza ove fui acculu da un cagnuolo di rozzo pelo, che prese ad abbaiare ma a modo, e dalla padrona di casa, la signora Eugenia, la quale sedeva sopra un sofà al fresco, che filtrava dalle persiane abbassate. Ella era vestita scioltamente, e, non appena mi vide entrare, si chiuse con una spilla il camiciotto sul petto, ritirò graziosamente i piedi e le gambe candidamente calzate sotto la gonna, e mi invitò con un cenno della mano a sederle accosto sul sofà, mentr'ella stessa-raggo-milolavasi all'altra proda. |