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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   che si rannicchiano nell' ombra al nostro passaggio. Piacemi al contrario spiattellarvi in mezzo al ronzio di quest' amena passeggiata, la mia schietta opinione sopra di me. Però, confessatelo schiettamente , non è egli un peccato eh* io venga qui a guastarvi queste romantiche serate come in addietro sul Reno?... Che cosa v'importa di me ? Su che potete voi aiutarmi ? Quando vi vidi pur dianzi al caffè, tutto intento a leggere nel giornale l'encomio sperticato ! della Ristori, avvisai eh' io non potea far meglio ammenda dei miei antichi dileggi, che porgendovi occasione di farvi beffe di me alla vostra volta. Se siete vago di malignità e di vendetta, sappiate che colui cui usavate chiamare Me/ìstofcle, perchè negava il vostro idealismo, non era in fondo in fondo che un povero diavolo, dacché un ^ uomo avvisato, si sarebbe ben guardato di negare sè stesso.
   Franz pronunziò queste parole in fretta, sotto voce e in tono della più perfetta rassegnazione.
   — Fate quel che volete — rispos' io — parlate, tacete... voi non potrete però più ,