— 28 — *
—» A quel giovinetto !... Venite!... venite !....
E facendosi largo, in ciò dire, a traverso la calca, mi trasse dietro di sè fino ai -due , ' fratelli. Il maggiore stringeva nelle braccia ' con ansiosa tenerezza il minore, di cui il capo appoggiavasi abbandonatamente sulla sua spalla. Il cappello era caduto dai capelli inanellati, pallide le labbra, gli occhi socchiusi. Allora, per la prima volta , io rimasi sorpreso alla bellezza pressoché fem- j minile del giovinetto, vieppiù spiccata in quel freddo pallore^ Pareva che il fratello avesse tentato indarno aprirsi una via frammezzo la folla, e cercava ansiosamente aiuto ; gli astanti strjngevarisi nelle spalle, e solo una vecchierella più compassionevole iva frugacchiando invano, nelle sac-_ coccie, cercando una boccettina di odore. J
— Largo!... — tuonò Franz con voce imperiosa, e, senza por tempo in mezzo, prese il braccio del giovinetto svenuto , mentre il fratello il sorreggeva per l'altro, cominciando a divider la tarda folla. Io tentava aprir loro il passo con quanto ne aveva nelle gomita. La breve via fino al