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sua malattia. Che cosa mai il traeva, come dire a forza, verso questo giovane, e lo stringeva a seguitar le sue orme in ogni dove. Egli non nascondeva che ciascun uomo come ciascuna cosa lo interessavano soltanto finché non li avesse esaminati dai due lati come un dado di vetro, gettandoli poi lungi da sè con indifferenza. Io non lo aveva mai veduto, e noi credeva capace di stringere un amicizia profonda, e non pertanto egli pareva ora in procinto di strìngerne una strettissima.
All'uscita dal teatro egli aspettò la nostra brigatella e si lasciò dare tranquillamente la berta d,, Carlo per esser venuto.
— Cosa volete mio caro giovane? — diss'egli. — Le pazzie sono appiccaticcie. Ma la è però sempre una pazzia interessarsi, innamorarsi d'una donna amata da un altro 1 Non avete voi tutti bastantemente da fare con le vostre proprie passioni ?— E spendete il vostro danaro per andare ti crucciarvi e piangere per altrui?... Io, che non sono mai stato innamorato, posso passare liberamente sull' orlo di questo a- _ bisso senza avere il capogirlo come un po-