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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 50 — *
   — Confessate che la meritate, signori Eugenia, e foss'aneo una ghirlanda di vere alloro ! Io sono pronto a porre la mia mano destra nel fuoco, attestando che nelle vostre ore d'ozio voi accogliete spesso le Sante Camene ! Io ho veduto presso di voi un libro in cui erano scritti dei versi.
   — Birbone ! — scappò a dire la buona signora —avete un par d'occhi ladri, che vedono tutto, e quindinnanzi mi bisognerà chiudere ogni cosa...
   — Vedete un po' come arrossate, carissima ! — continuò Carlo. — La maschera è caduta e le vostre vere sembianze ci stanno innanzi raggianti. Ora io non vi la-scierò più in pace, finché non ci abbiate recitati alcuni de'vostri versi... Non istate a far la ritrosa chè non vi lascieremo andar via di qui. Dovess'anco il vostro caro cagnuolo, Aristodemo, abbaiare tutta la notte non vi vedendo tornare a casa... E sentite!... una chitarra comincia a preludiare nella strada, come l'avessimo fatta venire a posta...
   La signora Eugenia abbassò gli occhi, raccolse le mani davanti il bicchiere, e