Stai consultando: 'L'Amore in Italia Racconti (Volume I e Volume II)', Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (297/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (297/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 53 -
   l parlar alto da lunge, quasi rimbrottando, ( e vidi, arrivati che furono, che Carlo lasciava pendere il capo ed aveva le guancie . rosse. Giunti a casa e separatici, Franz - entrò ancora un momento da me, ed io gli domandai che cosa mai avesse detto a Carlo.
   — Gli ho rinfacciate la sua leggerezza e le sue ribalde moine, che finiranno per dar la balta al cervello di quella povera donna I... Vi piaciono dunque tutte quelle scede, quelle svenevolezze, quei baciamani, e, da canto della signora, quella languidezza... quell'arrossare?...
   — Ma non capite che fanno per celia, Franz?...
   —¦ Celia?... Col cuore non si celia, a-mico mio!... è il buon fondo del giovane _ si guasterà con queste sciocchezze pericolose. Io gliel'ho detto spiattellatamente.
   — E che cosa vi ha risposto?
   — Voi conoscete il suo modo di trarsi d'impiccio, scherzando. Se avessi saputo eh' egli desidera far innamorare realmente la buona signora Eugenia , non gli avrei fatto quella risciaquata. Anche il fratello