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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   gli disse che doveva rifletter bene a quc-llo che diceva alla signora... Ch'egli non è cattivo, ebbi ad accorgermene quando mi venne accosto tutto turbato. — Spiacemi, io gli dissi, d' avervi garrito I io desidero vivamente la vostra amicizia e mi fa bene conviver coi giovani, e molte altre cose consimili I — Egli ascoltò senza rispondere una parola, ma quando mi diede la buona notte, mi accorsi che, nonostante la mia rozzezza e le mie intemerate, egli mi amava. Io posso a voi confessarlo, carissimo... da ieri io più non riconosco me stesso!... Questo giovane è per me come un fratello o piuttosto come un figlio... che ci fa dimenticare tutte le cure col suo vivo sfrin-guellio... È una cosa ridicola la paura ch'io ho che giunga il momento ch'io lo conosca più addentro e l'idolo cada a terra infranto. Per ciò salto in bizza, quando scopro in lui un difetto, e vorrei estirparlo co' denti, affinchè non mi guasti la gioia eh' io provo... Che bel giorno fu oggi per me, il primo giorno che ho goduto in Italia I... Bisogna uscir sempre la sera e lare a zonzo pei giardini nelle notti