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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 58 — *
   quando in quando sederete un par d'ore con me nel mio gabinetto, e se v'annoia la scrittura doppia, ne adotteremo un'altra di nuova specie, vale a dire, voi terrete davanti a voi così per mostra un libro maestro, e lì presso un altro in cui non vi a-vranno altre cifre fuor quelle che segnano le pagine, volete voi accettare ?
   — E Leonardo? — chiese Carlo.
   — Troverà di che dipingere a F......dacché e' non sa più svezzarsene. Pensateci bene ! Se mi dite di no , io dò subito un addio a Firenze, ove m' annoierei terribilmente non fossero quelle poche ore eh' io passo con voi !...
   Carlo nulla rispose. Egli aveva comincialo a chiudersi in sé stesso e pareva si tenesse a disegno appartato e lungi da Franz. Egli non gli stendeva più la mano . e non gli dava più il braccio come in addietro... Spesso nel più vivo del discorso egli inciampava, arrossava e si accostava più a me, quante volte andavamo a spasso nei dintorni amenissimi di Firenze o visitando i capo-lavori dell'arte , che abbon- ; dano nelle chiese, nei palazzi e conventi.