- 05 -
entrò poscia nella mia, ove s'indugiò uno stante.
— Che cos' è questo ? — sclamò egli uil tratto. — Voi siete torno dall' accademia più presto del solito.... di là si parla.... la voce di Leonardo.... pianti.... singhiozzi !... che cosa può mai esser accaduto?... Avete voi mai sentito parlare a questo modo il mansueto Leonardo?... Egli è come fuori di se !...
Noi porgemmo ascolto, ma non ci venne fatto cogliere pur una parola. Il piangere però continuava, è dacché il piange'ntein-terrompevasi da quando a quando parlando e scongiurando , per quel che pareva, un' altra persona, il mio antico sospetto rinacque più vivo che mai. Io vidi che Franz era alla tortura, e mi accingeva a confortarlo e rassicurarlo quando tutto ridivenne tranquillo. Scorsero alcuni minuti. Franz si lasciò andare sul mio sofà, e s'immerse le mani nei capelli con gli occhi fitti a terra. L'uscio si schiuse e Carlo comparve sulla soglia.
La sua cera era pallida, i suoi occhi sbattuti dal piangere e tutto il suo brio e 1' usata Vol. II. — L'Amore in Italia. — 5