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dono*.... una povera.... debole.... abbandonata giovinetta !...
A queste parole io sentii come tremare il sofà su cui sedeva con Franz. Un timido sguardo di Carlo sguizzò su quest'ultimo; la sua faccia era divenuta d'un subito come un panno lavato ; appresso Franz s'alzò, andò alla finestra , s' appoggiò al davan zale ed incrociando le braccia sul petto esclamò :
— Continuate!
La giovinetta continuò infatti, come se la prima confessione le avesse tolto una pietra dal cuore.
— In qual luce degg' io apparirvi — diss' ella — dopo essere andata pel mondo in questo abbigliamento maschile ? Se riflettete alle mie maniere cosi sciolte ed ardile in addietro, non dovete voi credermi un'avventuriera, che si compiace in simili sconvenienze?... Ah!... se mi dimenticai di me stessa alle volte.... se rappresentai a perfezione la commedia, ingannandovi sulla mia vera natura.... se risi fra dime della tenerezza amorosa della nostra buona padrona Eugenia —in quest'ora amariwima