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far questa scappata fantastica, il mio amore verso Leonardo la mia avversione di rimaner sola a Venezia co' miei vecchi parenti e anco la vaghezza, il confesso, di imparare un po' a conoscere il mondo come fanno gli uomini. Miofratellosi oppose lunga pezza a questo mio desiderio; ma a che non poteva io indurlo quando si trattava di rimanere insieme ?Finalmente l'osservazione, ch'era quella la via più breve di sperimentare se io potevo bastare a me stessa, diede il tm-¦collo alla bilancia. Noi ci procurammo un passaporto, in cui iojui registrata sotto il nome di Carlo. Io mi ricisi i capelli e nes-. suno in Venezia ebbe sentore del mio divisamente, dacché i nostri parenti erano da noidiscretamentelontanienoi non avevamo carteggio con loro. Di tal guisa siam qui - venuti, ed io frequentai l'accademia e mio fratello s'acconciò nell'ultimo alla mia bizzarra risoluzione, vedendo eh' io rappresentavo a modo la parte assunta. Internamente però la mi riusciva più grave di giorno in giorno. Io sentiva venirmi manco la perdurala, senza la quale nessuno può divenire artista perfetto, crescer soverchiamente