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con viva ambascia finché uscì della stanza. Le sue lagrime arrestaronsi un tratto; il suo rimescolamento cessò come per incanto, e tutti i suoi pensieri parevano assorti dietro allo scalpiccio di Franz, che si allontanava versola camera della signora Eugenia. Dopo una breve pausa udimmodi bel nuovo il passo di Franz accompagnato dal fruscio di una veste di seta, i quali dileguaronsi amendue giù per la scala.
Io mi affacciai alla finestra e vidi giù nelljt.via Franz, che si allontanava con la signora Eugenia. L'ora di quell'uscita era cosi insolita per quest'ultima, ch'iorimasi non poco maravigliato, e mi stillai buona pezza il cervello per rlnvergare dove si deviassero. Ad ogni modo d'altro non poteva trattarsi che di sciorre il nodo aggrovigliato dai due giovani, ed io che conoscevo l'amico mio da lungo, sapevo che la bisogna era in buone mani.
Io ciò dissi alla bella sconsolata rimasta sola con me, ma la non mi diede nemmeno ascolto. Appresso mi si fe' innanzi con le braccia penzoloni, e, invece di rispondermi, esclamò'