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l'arte Prima — Alta Italia
valli dei primi affluenti di detto (iuiuo, ossia la Gorsaglia, l'I'lllero, ere. S'innalza assai nel monte Gioje (2634 m.) e termina fra Geva e Mondovì.
Il cQHtruffortó fra la ì'emienagna < il Fesio si spicca dal monte Tenia Gianduii dirigendosi verso nord-ovest, levasi assai nel monte Bvmmuitdu (2185 in.) e termina fra San Da Ima zzo, Boves e la Gliiusa.
11 bravissimo wntraff'mte fra la Vermenagna e il Gesso staccasi dalla cima del monte . 1 lusso (2802 m.) e quello fra il Gesso e la Stura, breve anch'esso, dal monte Malinvern (2039 m.).
Fra i passi principali delle Alpi Marittime in provincia di Cuneo è da ricordare il colle di Tenda (1877 ni.), fra la valle della Roja e quella della Vermenagna, attraversato da una comoda ed antichissima strada rotabile (la cui prima costruzione è attribuita ai Fenicii, 1000 av. G.) che da Nizza, per la valle del Paglione, tende a Torino.
Nella stagione invernale, per la molta neve e le bufere, la strada del colle di Tenda rimaneva spesso intercetta. Ad ovviare ad inconveniente siffatto fu aperta una galleria, lunga 3150 metri, larga metri 6,50, per carri e pedoni, all'altezza di circa 1320 metri. La strada fu così accorciata di circa 11 chilometri.
Presentemente si sta lavorando, com'è noto, al traforo del colle di Tenda per la dispendiosa strada ferrata che deve mettere capo da Cuneo al mare presso Ventimiglià.
Nè voglionsi pretermettere i seguenti altri colli : il Indonna della Finestra (2496 m.) fra il Gesso e la Vesubia, il colle di Fremamorta (2694 metri) fra il Gesso e il Tinca, e successivamente i colli della Lombarda (2752 iti»), di Sant'Anna (2272 m.), colle Lunga (2573 ni.) e di Pouriac (2300 m.) tra la Stura e il Tinea, tutti attraversati da buone strade mulattiere.
11 colle della Maddalena, o AoW Argenterà o di Larche (1996 in.), tra la valle della Stura e quella dell'Ubayetle, affluente dell'U bay e che giltasi nella Purance, è attraversato dalla strada rotabile che da Cuneo, per Demonte e Vinadio, conduce a Barcelonetta.
Le Alpi Cozie poi mandano nella provincia di Cuneo i contrafforti seguenti;
Contrafforte fra la Stnra e la Maira, il quale si stacca dal monte Scaletta (2839 m.), si avanza in prima verso oriente sempre alto e scosceso sino al colle del Mulo, ove si divide in due rami che racchiudono la valle del Grana e poi la Melica, affluente della Maira. Di questi due rami il settentrionale termina a Garagi io ; il meridionale prosegue a levante fin presso Cuneo, ove si spiana in un leggiero rialto che volgesi a nord-est sino a Bra, dando alla sponda sinistra della Stura un forte dominio sulla destra e vietandole per tal modo di congiungersi al Po.
Contrafforte fra la Maira e la Varatili che muove dal monte Maniglia (3177 m.J e termina tra Busca e Gostigliole di Saluzzo.
Contrafforte fra la Varaita e il Po, il quale si stacca dalla dorsale alla punta Gastaldi (3269 in., così detta dal celebre geologo), s'aderge tosto con la piramide acuminata del monte Viso a 3843 metri e s'inoltra ad est, leggermente incurvato verso sud, per terminare fra Gostigliole e Saluzzo.
Valli. —La valle secondaria della Corsaglia, compresa fra il colle dei Termini e il borgo di Lesegno, dov'entra in quella del Tanaro, è lunga 20 chilometri e dividesi