Provincia di,,Cuneo
in due diramazioni detto di Casotto e di Frul/osa, clic è la principale, le quali eon-gimigonsi presso il villaggio della Torre. Il capo di ambedue questo diramazioni e vestito di pascoli, di abeli e di faggi, ai «piali succedono, nella scesa, i boschi di castagno e quindi campi alquanto ripidi. Boschivi in generale i lìanchi. La strada, atln ai cavalli da Onnea a Mondo vi pel colle dei Termini, corre lungo la valle di Frabosa; e quella poi colle Basso, clic tende anch'essa a Mondovì, lungo la valle di Casotto, è mulattiera.
La valle secondaria dell'Ellero incomincia alle falde occidentali del monte fìiojc e >bocca in quella del Tanaro al villaggio di Bastia, con una lunghezza di ;S2 chilometri. E assai angusta dalla sua origine sino a Roccaforte, con ambedue le pendici coperte dì boschi. Si allarga quindi ed è coltivata, adorna di alti castagni e di vigne, massime approssimandosi a Mondovì, ove il ramo dei monti, che la chiude a sinistra, si adegua in pianura elevata ed il destro forma le colline di Vicoforto.
.Mondovì è la città principale di cotosta valle, lungo la quale corrono strade mulattiere di poco rilievo, clic divengono rotabili a Roccaforte e guidano alla suddetta città, ove raggiungono quelle di Cova e la strada ferrata di Cuneo.
La valletta della Mumlugna ne forma una diramazione secondaria, la quale incomincia dal Mondolè e sì riunisce alla valle principale dirimpetto al borgo di Villanova. Questa diramazione ha una lunghezza di 12 chilometri.
La valle dell'Ellero confina a ovest e a nord con quella del Pesio; a est con quella della Corsaglia e a sud coll'alto giogo che muove dalla cima Sestriere al colle delle Saline, tenendola separala dalla valle del Tanaro.
La valle primaria del Pesio stendesi fra quella dell'Ellero a est e quella della Vermenagna a ovest. Incomincia a pie del colle delle Saline e della Testa di Ciaudon a sud e sbocca nella pianura al villaggio della Chiusa a nord, con 18 chilometri di lunghezza. È angusta, vestita di boschi e verso il suo termine vi entrano le vallette della Josina e della Pogliola. La sommità, formata da un cumulo di rupi appena praticabili, è attraversata da sentieri mulattieri o che incominciano a divenire rotabili solo presso l'antico convento della Certosa.
La valle primaria della Vermenagna appoggia il capo, a guisa di anfiteatro, ai monti del colle di Tenda, i quali vengono tutti a concentrarsi al borgo di Limone Piemonte con assai dolci ed ubertosi pendii. Riunita cosi in quel luogo e con mediocre e quasi uniforme larghezza la valle della Vermenagna, va a sboccare in quella del Gesso al villaggio di Roccavione, con una lunghezza di 18 chilometri. La strada postale da Nizza a Cuneo entra in questa valle pel colle di Tenda e vi scende con molti giri sino a Limone e ne segue quindi, con lieve pendenza, il fonilo sino al suo sbocco ora a destra ed ora a manca del fiume. Presentemente vi si sta lavorando, come abbiam detto, alla strada ferrala da Cuneo a Ventimiglia.
La valle primaria del Gesso è formata da tre larghe diramazioni — dei Bagni di Valdieri, di San Giacomo e del Sabbione — le quali riunisconsi presso il borgo di Valdieri in un solo ramo, che progredisce sino a Borgo San Dalinazzo, ove sbocca nella pianura. Il vortice di codeste valli ò dirupalo, coperto di nevi perpetue ed impraticabile; i monti che le separano sono molto elevati, con fianchi ripidissimi e coperti generalmente di pascoli, di abeti e di faggi. Qualche piccolo spazio di pianura coltivata incontrasi nei dintorni di Eutraque e di Valdieri.