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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Prima — Alta Italia
   (lei torrentello Ischiatoré ed alle radici del monte Oliva. Così delle prime come delle seconde parleremo più per disteso al loro luogo.
   Prodotti agrari. — In generale il suolo dì questa provincia, tuttoché ammetta varie distinzioni nei terreni, secondo la loro giacitura in montagna, o nelle valli,
   0 in collina, o in pianura, si può considerare come fertile e ben coltivato. La pianura offre estesi campi, verdi praterie, moltissimi gelsi, mediante i quali si ottiene una quantità notevole di bachi da seta che danno bozzoli bellissimi. La bachicoltura vi fu molto promossa per opera del compianto senatore Auditfredi,
   Coltivasi anche frumento, grano saraceno, segala, orzo, avena, canapa. Nelle montagne poi e nelle valli abbondano i castagni, i faggi, gli abeti, le quercie, i pioppi. Le castagne per essere di ottimo sapore sono molto ricercate fuori della provincia.
   1 prodotti delle colline in vegetabili sono i tartufi bianchi, rinomati e venduti in quantità a Torino, Nizza, ecc., pere, mele, fichi, albicocche, ciliegie e noci. Da queste ultime si estrae molto olio, di cui, oltre il consumo locale, si fa una rilevante esportazione. Dagli alberi si ritrae non poco guadagno, perchè, ridotti in tavole, giovano molto all'industria.
   Le colline sono anche assai coperte di vigneti, principalmente quelle dei circondari d'Alba e di Mondovi, il cui oggetto principale di commercio è appunto il vino. I vini che vi si fabbricano sono di ottima qualità, segnatamente il barolo e il dolcetto.
   Anche i circondari di Saluzzo e di Cuneo hanno terreni coltivati a vite, ma non così squisiti e di facile smercio come quelli dei suddetti due circondari. Sono però degni di menzione i vini del circondario di Saluzzo, specie quelli fatti con uve bianche, quali sono il moscatello, Vastenga e la passerella; fra le uve rosse va rinomata la cosi detta pellaverga.
   La produzione agraria del 1888 nella provincia di Cuneo, secondo le notizie pubblicate dalla Direzione generale dell'agricoltura, si distribuisce nella maniera seguente: Frumento 585,024 ettolitri ; granturco 507,647 ; avena 65,649; orzo 8799; segala 114,963; vino 628,340; fatinoli, piselli e lenticchie 21,759; fave, ceci, vecce, lupini, ecc. 9144 quintali; canapa 25,131; patate 162,431; castagne 117.031 quintali di frutti freschi.
   Bestiame e suoi prodotti. — Notevole l'allevamento del vario bestiame tanto per servizio dell'agricoltura quanto per la macellazione. Dalle vacche, pecore e capre si ricava grande quantità di latte, burro e cacio; di quest'ultimo principalmente molto se ne esporta, oltreché nelle altre vicine provmcie, anche all'estero. Godono speciale rinomanza i caci freschi e quelli fabbricati nel territorio di Castel-magno, comune montuoso del circondario di Cuneo. Quello di Saluzzo primeggia sugli altri pel commercio del cacio.
   Oltre al latte, le pecore somministrano un guadagno colla lana, la quale viene per lo più adoperata per far materassi. Molto apprezzate le pelli di capretto del circondario di Cuneo, e propriamente nel seniicircolo delle Alpi che va da Chiusa sino a Dronero il numero annuale di codeste pelli si fa ascendere a circa 30,000, una gran parte delle quali suolsi spedire alle concerie francesi. Anche assai rilevante m tulli quattro i circondari è la produzione delle pelli d'agnello per la fabbricazione dei guanti.