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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'rovincia di Cuneo
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   Ragguardevole in questa provincia è anche il prodotto del pollame e delle uova, ed oltre al grande constano locale, gran copia se ne manda a Torino, in Liguria ed in Francia. Non così importante è il prodotto del miele, perche scarseggiano gli apicultori ; ma il miele di Briga gareggia col rinomato di Pragelato ed ha un valore maggiore di un quarto di quello degli altri paesi. Anche la piscicoltura ha una certa importanza per l'introduzione dei metodi scientifici dei francesi Remy e Coste, per la moltiplicazione dei pesci.
   Industria. — Le condizioni del suolo e del clima, l'abbondanza delle acque, della mano d'opera e dei capitali porgerebbero largo campo allo sviluppo delle industrie se fossero secondate dall'iniziati va e dalla solerzia degli abitanti. Le industrie principali si possono ridurre alle filande, ai filatoi in seta, alla fabbricazione dei pannilani, di falci, di vetri e alla concia de' cuoi. La più estesa è l'industria serica, i cui organzini sono mollo pregiati, La lavorazione della seta ha il suo centro in Racconigi, come la fabbricazione di pannilana in Entraqne. Nella parte montuosa, principalmente dei circondari di Cuneo e Saluzzo, con la lana del paese, filata dalle slesse contadine, si tessono panni grossolani ad uso dei montanari ed anco dei contadini, e nel comune di Briga si fa un commercio discreto di lana. S'intesse anche tela cruda con telai a mano.
   Importante l'industria delle falci pel grano e pel fieno, segnatamente in valle Macra. Le pelli si conciano e si lavorano in varii stabilimenti da molti operai, principalmente nella città di Bra, nella quale fiorisce anche la sericoltura. 1 lavori principali consistono in suole, vacchette, vitelli naturali e tosati e anche pelliccio; la corteccia di rovere adoperata in queste manifatture viene dai boschi del Salnz-zese, da quelli delle Langhe e dal Pinerolèse. Vi si contano vari magli o marlimlli posti in moto dall'acqua.
   Le ve! riero fioriscono principalmente nel circondario di Moli dovi. Nel comune di Torre Mondavi si fabbricano vetri ordinari e specialmente fiaschi e bottiglie, che riescono di buona qualità. Presso Garessio è un altro stabilimento vetrario, le cui lastre fabbricate in gran numero smerciami in Piemonte, nella vicina Liguria e in altre parti. In parecchi Comuni del circondario di Saluzzo si costruiscono seggiole, di cui si fa smercio 111 tutta la provincia e se ne spediscono a Torino, a Vercelli e in altri luoghi del Piemonte.
   Oltre le cartiere, alcune delle quali in grande ed a nuovo sistema, contansi nella provincia di Cuneo fabbriche di birra, di mattoni, di stoviglie, di fiammiferi, di slmnenli da taglio, di macchine, di cera e candele, di acido gallico, di potassa, di cappelli e laboratori di marmo. Va rinomata una fabbrica di cera in Cuneo secondo i nuovi sistemi e la fabbrica di macchine agrarie e meccanismi diversi a Mondavi,
   In Savigliano poi vi sono le grandi officine dette Officine di Sa vigliano nelle quali si costruisce grande quantità di materiale mobile per le strade ferrate. Varii ponti di ferro uscirono dalle stesse, e citiamo fra gli altri quello di Paderno, il ponte sul Po a Cremona e le due ferrovie funicolari del Vomero a Napoli.
   Strade ferrate. — La provincia di Cuneo è percorsa dalla linea Torino-Cuneo, che ha una lunghezza di 88 chilometri. Diramansi da essa quattro tronchi: il primo da Cavallermaggiore per Alba conduce ad Alessandria, ed ha una lunghezza di 08 chilometri; il secondo da Cavallermaggiore a Moretta con 16 chilometri; il terzo
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