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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Prima — Alta Italia
   MANDAMENTI li COMUNI DEL CIliOONDAKIO DI CUNEO
   APPARTENENTI Al. DISTI',KTTO MILITARE DI CUNEO
   Mandamento d. CUNEO (comprende 4 Comuni, con una popolatone residente al 31 dicembre 1881, di 31,059 abitanti).
   Cuneo (12,013 ab. presenti nel centro e 2-4,740 residenti nel Comune al 31 dicembre 1881). — Derivò il nome di Cuneo dalla forma dell'altopiano su cui sorge, che par quasi un cuneo conficcato fra i due fiumi, Stura a ovest e Gesso a est, i quali formano come i lati di un angolo, sul cui vertice riunisconsi le loro acque sotto l'estremità nord della città. Questa pittoresca altura, a 535 metri dal livello del mare, circonvallata in due lati dalle acque e chiusa a sud-ovest dalle montagne, fu additata, nel 1120, da un accorto abitante di Garaglio qual luogo sicuro contro la tirannia dei castellani, e tale fu l'origine di Cuneo. È un quadrato allungato composto di 70 isole, con vie anguste anzi che no e tortuose, nella parte antica.
   Sulla destra della Stura stanno i sobborghi superiore, o di Sant'Anna, ed inferiore,, o di San Sebastiano. Sull'area delle antiche fortificazioni, distrutte dopo la battaglia di Marengo, trovansi al presente pubblici passeggi, nuove e bolle case e la bella l'orla di Nizza con portici ed edifizi eleganti. Dal terrazzo presso la Madonna degli Angeli, allo sbocco dei due fiumi, si gode di una prospettiva stupenda. Fuori della città altri pubblici passeggi fiancheggiati da ben disposti filari d'alberi. Nella città si ammirano belle strade; la via Nizza ò fiancheggiata di comodi e spaziosi portici, come pure la piazza Vittorio Emanuele guernitadi magnifici palazzi di recente costruzione ed ornata della statua del conte Barbaroux, lavoro del Dini (fig. 1). Altra piazza del Mercato del vino, ora piazza Virginio (fig. 2), e piazza d'Armi per gn esercizi militari del presidio.
   La Cattedrale, detta volgarmente la Madonna del Bosco (fig. 3), rappresenta internamente una croce latina e credesi edificata dal celebre architetto messinese Martinez. Nel 1835 le fu aggiunta una cupola proporzionata e ricca di buoni dipinti, e nel 18G4-G5 fu decorata di nuova e più maestosa facciata. Durante il sesto assedio, sostenuto nel 1744, era stata quasi demolita dalle artiglierie dei Gallo-Ispani, e fu ricostruita e restaurata da Carlo Emanuele III. Antichissima la chiesa dei Conventuali a tre navate ; la sua facciata è m parte di marmo e il rimanente di mattoni con gugliette per fregi; ora è ridotta a magazzini del Distretto militare. Elegante la facciata della chiesa di Sant'Ambrogio come vedesi dalla figura 4.
   Nell'ex-convento degli Angeli, a cui si arriva percorrendo un maestoso ed ombreggiato viale di alberi secolari, lungo ben 3 chilometri, ammiransi, sotto il porticato interno, dipinti non ispregevoli rappresentanti la vita di S. Francesco. Nella cattedrale suddetta ammirasi l'ancóna dell'aitar maggiore, rappresentante S. Giovanni Battista e S. Michele, lavoro eseguito in Roma, a spese della città di Cuneo, nel 1GG0, dal celebre pittore P. Pozzi gesuita, e i freschi del Rossi. Nella cappella di San Giovanni si vede il transito di questo santo, opera lodata di Alessandro Trono, cunecse, e la cupola fu dipinta maestrevolmente da Giuseppe Torelli di Peve-ragno. Sono anche commendevoli l'ancóna della chiesa di Santa Maria e quella dell'arciconfraternita di Santa Croce, ove è eziandio da vedere un quadro di S. Bernardino del Moncalvo; sono lodati gli stucchi e i bassorilievi che adornano codesto tempio. Ospedale civile e varie Opere pie.
   Fra i palazzi, primeggia quello maestoso del Municipio (fig. 5), che sorge in mezzo alla via principale, con alta torre, lapidi, busti e biblioteca pubblica con opere