Mandamenti e Comuni del Circondario di Cuneo .17
Mandamento di BORGO SAN DALMAZZO (comprende 3 Comuni, popol. 7095 abitanti). — Sorgono in questo territorio alte montagne calcaree, clic dividono la valle del Gesso da quella della Stura. Nelle cime queste alture si presentano brulle e selvagge e vanno facendosi, verso il basso, amene e fertili, specialmente per cereali.
Borgo San Dalmazzo (4391 ab.). — Grosso ed importante borgo a soli 8 chilometri da Cuneo, misurati
lungo il grande stradone ret- ,
tilineo percorso dalla tramvia u,
a vapore. Siede allo sbocco
delle strade che s'irradiano ^tfy- ¦j'^m
nelle valli della Vermenagna, WmmJ ¦ jJfw
per la quale si va al valico di ih §r
Tenda, del Gesso, che fa capo
al grandioso Stabilimento bai- ^^Jf-^y^y^-'
neario di Valdieri, e della TOSEM
Stura, alla cui sommità tro-
vasi il passo in Francia per ^aK'rfj^.'^^t/
il colle dell'Argenterà o Mad-dalena. Si entra nell'abitato per quattro porte ed è notabile la bella parrocchiale, ricca di bei dipinti e preziose suppellettili. La chiesa della Misericordia vanta un bellissimo quadro, creduto del Buonar- jlP '
roti, e rappresentante la de-
collazione di San Giovanni. ^^^^^^^^^^^ -
Tre piazze fra cui la nuova ^^^^ -
con un esatta mei ìdiana uni- m^^^^m^^MSahsggg^^^giif^
versale. La torre in mezzo a pigii'1' E^SiÌWsMà
questa piazza, di solidissima ^J^^f?
costruzione, fu eretta nella ^Hj^^^Mte^^^^^^lr^ ^tiùtrS?'1
mela del secolo XVI, ed è un Mk^^^ÀrM^È^ ìm^^^&T
avanzo di antiche fortifica- aS^gM^^M^jP^aaB^^^gljiyRaBkfift
zioni. 11 palazzo dell'Abbazia
fu fondato dai re longobardi. ^BSBI^^^W^W^^^HB^Rpf^^PHP' Tre istituti pii, cave di calce Fig.
carbonaia e di ardesia flgu- (da fotografìa di Bekardi).
lina. Cereali, gelsi e frutta.
Cenni storici. — E paese antichissimo, conosciuto sotto il nome di Urbs Pedona; solto il dominio romano ebbe le sue vicende stante l'ubicazione sua allo sbocco delle valli di Stura, del Gesso e di Vermenagna, la prima delle quali, serviva già di comodo passaggio alle Gallie. Distrutto poi dai Saraceni, fu riedificato verso il 1000, rovinato per una guerra nel 1231. Risorto fu chiamato San Dalmazzo dal nome di questo santo, stato ivi martirizzato dieci secoli prima. Fu un tempo fortificato, come scorgesi dalle rovine e dalla torre suddetta. Carlo Emanuele II infeudò Borgo San Dalmazzo ai Forni, nobili modenesi, in rimunerazione dei loro servizi militari. Essi ne venderono poi una parte al conte Solaro di Moretta, di che un ramo di cotesto casato pigliò il nome di marchesi del Borgo.
Coli, eletl. Cuneo I — Dioc. Cuneo — P2 T. c Str. ferr. Cunco-Kobilante.