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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Prima — Alta Italia
   l'altra a ovest del borgo esistevano due rocche, delle quali veggonsi le rovine, come anco scorgonsi le vestigia di grosse mura che stavano a nord. Demolite è luogo molto industriale e vi si trovano magli per ferro, fabbriche di chiodi, manifatture di tela e di lana e filatoi da seta.
   Cenni storici. — E luogo antico, come mostrano alcune iscrizioni romane dissotterrate nella costruzione del forte di San Marcellino. Nei bassi tempi appartenne all'antica città romana ih Auriate, ma il nome di Demonte non comparisce che nel secolo XII, in cui passò, con la valle di Stura, ai marchesi di Saluzzo, sotto la supremazia di quelli di Monferrato. Nel 1259 si sottomise, con Savigliano ed altre città, ai conti di Provenza, ai quali fu tolto, nel 1310, dal principe Filippo d'Acaia. Tornò quindi volontariamente sotto il governo dei Provenzali, a cui fu tolto dai Milanesi, e dopo varie vicende tornò in potere dei marchesi, estinti i quali, fu occupato dal duca di Savoia, che vi rizzò una nuova fortezza a guardia del valico importante die conduce in Francia. Nel 1G01 Carlo Emanuele 1 lo diede in feudo, con tutta la valle di Stura e con titolo marchionale, a Gaspare Pollero. Nelle guerre dello scorso secolo il suo castello ebbe assai a soffrire, massime nel 1741, in cui cadde in potere dei Francesi, finché fu demolito in forza del trattato del 179G, conchiuso dal re Vittorio Amedeo III con la repubblica francese.
   Uomini illustri. — Nacquero in Demonte : il letterato Bernardino Edmondo, autore delle Collectanea sulle opere di Virgilio; il dotto medico Giacomo Bianchetti; Gabriello Bianchetti, figliuol suo, medico anch'esso di grido; Domenico Macesio, mosaicista in Roma; Felice Deandecio, morto in concetto di santità a Nuova Orleans, ov'era legato plenipotenziario del papa e vicario generale, e Giacinto Barelli, presidente del Senato di Genova.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Cuneo — P2 T. a Valloriate.
   Gaiola (805 ab.). — E situato nel vasto piano all'imboccatura di vai di Stura e delle due vallicelle di Valloriate e di Puttana, sulla sinistra della Stura a 10 chilometri da Demonte. Poco lungi dall'abitato vi si tragittala Stura sul celebre ponte dell'Olla, rifatto nel 1889. Parrocchiale della Assunta. Congregazione di carità. Cereali, castagne, noci e canapa.
   Cenni storici. — Fu già feudo dei Passeri e dei Broccardi di Cuneo. L'ebbero poi, con titolo comitale, i Falconis, dai quali passò poi agli Aimetta.
   Coli, elett. Cuneo 1 — Dioc. Cuneo — I'2 ivi, T. a Ilernonte e Borgo R. Dalmazio.
   Moiola (1119 ab.).— Sta in valle, sulla sinistra della Stura, a 7 chilometri da Demolite, a sud del monte J'issousa (1(574 ni.), coperto di faggi e castagni, il quale per la sua altezza intercetta nel verno, per parecchie ore, i raggi del sole. Attraversasi l'abitalo per una via lunga ed angusta. Parrocchiale di San Giovanni Battista. Marino detto Serravezza di Moiola di color rosso macchiato, che servì ad ornare il palazzo reale in Torino, ma la cui cava non è più coltivata. Poco lungi dal paese ruderi di un monastero fortificalo dei Benedettini, passato poi ai visconti d'Auriate. Acque minerali.
   Cenni storici. — Anticamente l'abitato trovavasi quasi tutto di là della Stura. Nel secolo XIII fu tenuto in feudo da un ramo della famiglia dei Paseri, e l'ebbero in seguito, con titolo comitale, gli Alessi.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Cuneo — P3 ivi, T. a Porgo S. Dalinazzo.
   Valloriate (1789 ab.). In luogo alpestre, sulla sinistra della Stura, a 9 chilometri da Demorde, con parrocchiale di San Michele e alcuni oratorii campestri. Legname, bestiame e castagne.
   Cenni storici. — Credesi per alcuni che qui sorgesse l'antica città dì Auriate a