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Parte Prima — Alta Italia
in cui in una gran sala a pianterreno son da vedere i freschi stupendi del Congresso degli Dei del Lanino, secondo alcuni, e, secondo altri, del Bazzi. I palazzi già dei cavalieri di Malta e dei marchesi di Monferrato sorgono in piazza Cavour. Il palazzo dei Visconti, già signori di Vercelli, è situato in via Gioberti II porticato, ossia cortile coperto della casa Momo, ora Degaudenzi, sul corso Carlo Alberto, appartenente all'antichissima famiglia Centoris, va ornato di due fascie dipinte nel genere raffaellesco con mostri, figure, ecc.
11 Teatro civico, edificato nel 1812 su disegno dell'architetto N. Nervi, a spese di alcuni cittadini, fu acquistato nel 1812 dal Municipio, che lo fece abbellire con gusto ed eleganza su disegno del Leoni. Ha tre ordini di palchetti, olire il loggione, e può contenere 500 spettatori. Non si apre però che durante la stagione carnevalesca, e pel rimanente dell'anno supplisce il politeama Facchinetti. Nè mancano i Circoli di ritrovo e passatempo : il Circolo ricreativo pei professionisti, il Circolo commerciale, con gabinetto di lettura e sale di trattenimento. Havvi inoltre un gran numero di Società: di Mutuo Soccorso, Cooperativa, dei Reduci, dei Bassi Ufficiali e Soldati in ritiro, del Tiro a segno, di assicurazione, d'irrigazione, ecc.
Tre sono le biblioteche principali: l'Agnesiana con 15,000 volumi, la Civica con più di 27,000, oltre l'Archivio civico, ricco di pergamene antiche, di manoscritti e documenti storici e la Popolare Circolante ricca di 1950 volumi
L'istruzione, oltre le Scuole elementari, serali e domenicali, annovera un Liceo, un Ginnasio, un Istituto tecnico, una Scuola tecnica, un Convitto municipale, una Scuola normale femminile, una Scuola floridissima di disegno che mantiene parecchi allievi all'Istituto Brera in Milano, un Casino di commercio, un Comizio agrario, un Archivio notarile distrettuale. Il Comando d'una brigata di fanteria, Tribunale civile e correzionale con Corte d'assise, e parecchi periodici.
Ai monumenti già esistenti in Vercelli: quello del Gersenio (fig. 83), di Ercole Villa; del generale Eusebio Bava (fig. 84), del cav. Francesco Porzio: di Camillo Cavour nella piazza omonima (fig. 85), di Villa e Argenti ; di Vittorio Emanuele II, del Rosa e Villa; uno ne fu aggiunto il 1° giugno 1890, vogliali) dire quello di Giuseppe Garibaldi nel giardino della Stazione, lavoro del predetto Porzio. La statua del generale, in marmo, alta circa 3 metri e mezzo, sorge sopra un basamento rettangolare di granito, in mezzo al quale sta un'aquila di bronzo che stringe, in atto di difenderla, la bandiera che porta il motto: Italia e Vittorio Emanuele „. In cima al basamento vedesi lo stemma, in bronzo anch'esso, di Vercelli, e sotto la semplice leggenda: A Giuseppe Garibaldi.
Le industrie agrarie sono assai floride in Vercelli, ed olire la principale prementovata della brillatura del riso, son da ricordare l'attivissima della costruzione di macchine agrarie, quelle della macinazione, della trattura della seta, della fabbricazione dei concimi artificiali, dell'olio di noce, di colza, ecc. L'industria in genere, poi, conta in Vercelli, oltre l'antica della filigrana in argento e la nuova dei bottoni di corno, fabbriche di cera, di birra, acque gaso se ed aceto, di cicoria per succedaneo al caffè, di liquori, fiammiferi, carrozze, pianoforti, organi, cordami a macchina e a mano, mobili, maglierie, paste alimentari, basti, selle, insegne, ecc. Cinque tipografie, nove librai, parecchie banche, molti alberghi, fornaci per mattoni, concerie, tintorie, ecc.
Come l'industria anche il commercio fiorisce in Vercelli, e lo attestano i provvedimenti per favorirlo ed accrescerlo. Infatti nel luglio del 1890 una delegazione vercellese si è recata a Roma per chiedere al Ministro dei lavori pubblici la costruzione di un nuovo ponte sulla Sesia, per esser l'antico sulla strada provinciale usufruito per metà dalla ferrata, sì che ora, col doppio binario adottato, non darebbe più spazio alla rotabile, percorsa pure dai trams.