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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Fig. 81. — Palazzo Pasta in Vercelli.
   21 -2 Parte Prima — Alta Italia
   tempio, sacro a codesto dio (Stazio, Silv., 1, 4, 59), che vuoisi cercare probabilmente a Pollone, appiè delle Alpi (Gf. Gicer., Fani., xi, 19; Plin., in, 17, s. 21; Bellini, Antichità di Vercelli).
   Per (ormarsi un'idea dell'antica grandezza di Vercelli basti il ricordare che, non ostante il saccheggio datole nel 887 dall'esercito di Massenzio, essa contava ancora sullo scorcio di quel secolo più di 70,000 abitanti.
   Caduto l'impero romano, Vercelli fu invasa nel 400 dai Goti di Radegasio; indi saccheggiata da Attila e distrutta pochi anni dopo da Genserico.
   Non diversa sorte ebbe a sopportare sotto i re longobardi e sotto i Franchi, finché sullo scorcio del decimo secolo passò sotto il dominio dei vescovi, che la governarono per ben 200 anni, lasciandole però le sue franchigie popolari.
   Succeduti ai Franchi gl'imperatori germanici e scoppiate per sciagura d'Italia le fazioni dei guelfi e dei ghibellini, anche Vercelli ebbe le sue capitanate dalle