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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   Cenni storici. — Fu signoria dei Falletti di Barolo, ora nobili Solaroli fu marchese Paolo di Briona.
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P2 ad Arbori» , T. a Vercelli.
   Mandamento di CIGLIANO (comprende 3 Comuni, popol. 12,097 ab.). — Territorio parte in pianura e in minor parte in collina, fertile di frumento, segale, grano turco, fieno e viti ed irrigato da un canale o naviglio derivato dalla Dora sotto Ivrea. Non bastando questa irrigazione, fu costruito nel 1878, secondo il progetto del cav. Stefano Romagnano di Novi Ligure, e sotto la direzione del cav. don Evasio Ferraris, il celebre elevatore di Cigliano.
   Mediante questo elevatore si irriga una zona piana di circa 1500 ettari a sinistra del naviglio d'Ivrea. L'acqua per l'irrigazione viene presa dal naviglio d'Ivrea e mediante pompe attivate da motori idraulici sui quali agiscono 8 metri cubi di acqua del canale Deprelis, vengono sollevate per 40 metri d'altezza sulla pianura irrigabile, in una quantità continua di 1300 litri al secondo ed occorrendo di 1500 litri.
   Dopo aver adempiuto il suo ufficio l'acqua motrice del canale Depretis è restituita al Demanio per mezzo del canale del Rotto che fa da scaricatore. I tubi, dentro cui corre l'acqua irrigatoria sono distesi sul declivio della costa e posati sopra spalti freschi di muratura, onde paiono ingenti cannoni che sprazzano non morte, ma vita e salute alla superiore campagna. Questo elevatore idraulico è unico sinora in Italia.
   Cigliano (6604 ab.). — Sorge in ampia pianura, sulla sinistra della Dora Raltea, traversato dalla postale che da Torino va per Vercelli a Milano. La grandiosa parrocchiale, che è capace di 4-000 persone, fu costruita su disegno dell'architetto Nervi, vercellese, e consecrata il 17 settembre 1820. Sei piazze, di cui la principale nel centro per le fiere e i mercati floridissimi, con la chiesa di Santa Caterina e un campanile altissimo del celebre architetto -Tuvara, con pubblico orologio. Belle e pulite case e tre palazzi: Carpeneto di Bagnasco, Pastoris di San Marcello e Pastoris di Gasalrosso, in cui alloggiarono Vittorio Emanuele I e Carlo Felice. Congregazione di carità. Commercio attivo di bestiame bovino e suino, commestibili d'ogni sorta, specialmente frutta ed erbaggi ; consorzio d'irrigazione, fabbriche d'organi, di burro e formaggio; concerie e parecchi alberghi. Aria salubre ed acqua eccellente in pozzi profondi. Nelle rovine della chiesa di Sant'Emiliano furono scoperti vari sepolcreti iontenenti monete di Caligola e di Nerone, e varie dei re di Spagna in avelli meno antichi.
   Cenni storici. — Già munito di forte castello, apparteneva nell'epoca romana all'agro vercellese; poscia fu compreso nel contado di Vercelli. Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, se ne impadronì nel 1373 ; lo ritolsero ai Sabaudi gli Spagnuoli nel 1652 e lo devastarono orribilmente, demolendo le mura che da vari secoli cingevano il borgo e successiva mente le torri che munivano il luogo, l'una a levante e l'altra a ponente. Carlo Emanuele II v'infeudò, con titolo marchionale, il conte Guido Villa di Ferrara, generale di cavalleria, morto nel 1650 sotto le mura dì Cremona. In seguito fu feudo dei Perocchini, già baroni di Pondey e consignori di Salussola.
   Uomini illustri. — Oltre la nobile famiglia Pastoris, che diede cospicui personaggi allo Stato, nacquero in Cigliano P. A. Porenotti, celebre chirurgo della prima metà del secolo scorso, chirurgo in capo dell'esercito e consulente del sovrano, autore di alcune pregiate opere medicali in francese, e C. L. Bellardi, celebratissimo botanico, ordinatore dell'orto botanico del Valentino a Torino, collaboratore dell'Allume nella Mora Pedemontana ed autore di molte opere pregiate.
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P2 T.
   Borgo d Ale (3723 ab.). — Sulla strada provinciale da Torino a Biella, irrigato dai Ire canali : Navi eetto della Mandria, Naviglio d'Ivrea e Naviglio di Cigliano.