Mandamenti e Comuni del Circondario di Vercelli — Appendice %r>
Parrocchiale di San Michele ricoslruila su bel disegno dell'archifetto Vittorie. Cereali, vegetali d'ogni sorta (eccetto il riso) e vino; ma la ricchezza principale consiste nell'allevamento e nel commercio del vario bestiame. Fabbriche di carri, d'olio di seme; molini, ecc.
Cenni dorici. — Non poche vestigia attestano ch'era cinto anticamente di mura con quattro porte ai quattro venti e con fossi di circonvallazione. Fu contado dei Ferrerò di Ponziglione di Cherasco.
Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc, Vercelli — P2 ivi, T. a Cigliano,
Moncrivello (2370 ab.). — Siede ili collina, bagnato dal naviglio d'Ivrea, che irriga una gran parte del vercellese, e con un laghetto ricco di tinche saporite. Parrocchia di Sant'Eusebio, di antica costruzione, e chiesa di San Francesco, di architettura moderna, con dipinti pregevoli recenti. l)uc bei palazzi di villeggiatura con superbe vedute. Castello cinto di mura merlate, ove soleva villeggiare il B. Amedeo di Savoia e dove morì sua moglie Jolanda di Francia. Opera pia. Ogni sorta cereali, eccetto il riso, piante fruttifere; vini bianchi e chiaretti; bestiame.
Cenili storici. — Fu dai vescovi di Vercelli dato in feudo ai Fieschi, conti di Lavagna, che lo permutarono con Amedeo IX il Bealo pel castello di Rovansino. Il duca Carlo II lo diede poco appresso al valoroso capitano Cesare Maggio di Napoli, da cui passò ad un altro capitano Pietro Lignana dei signori di Settimo Torinese. Spenti i Lignana, il feudo di Moncrivello fu redato dai Iloero o Rotano, signori di Settime nell'astigiano, e quindi dal marchese Girone-Villa. Vi ebbero anche giurisdizione i Del Carretto di Gorzegno.
Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc, Vercelli — P2 ivi, T. a Cigliano.
Mandamento di CRESCENTINO (comprende 3 Comuni, popol. 11,275 ab.).— Territorio bagnato dal Po e dalla Dora Baltea, da cui fu derivata la roggia Camera. Stendesi in pianura, comprende molti pascoli ed è fertile di cereali.
Crescentiuo (G922 ah.). — Nella parte inferiore e a sinistra della foce della Dora Baltea nel Po, è costruito in bell'ordine, con vie diritte in quadrato quasi parallele e portici lungo quella che lo divide per mezzo. Comoda piazza, teatrino elegante, ameni passeggi alberati, fra cui uno a doppia fila di platani che va in linea retta alla sponda della Dora, ove godesi di una bella vista delle colline del Monferrato ed in fronte del monte di Verrua. Antica parrocchiale dell'Assunta a tre navate, più volte riattata ed ultimamente abbellita con reliquie di vari santi e tre quadri di pregio : la Madonna del Rosario del Moncalvo, V Assunta del cav. Beau moni, e il terzo di pennello ignoto della scuola fiamminga. Delle altre chiese merita di essere ricordato il santuario della Madonna del Palazzo, rotonda di svelta ed elegante architettura, eretta sui ruderi del palazzo di Placilla, figliuola dell'imperatore Teodosio; celebre nell'istoria dell'arte per essere stato il suo campanile, il 2G maggio del 177G, rimosso per intiero dall'antica sua base e stabilito sopra una nuova per opera del mastro-muratore Crescentino Serra. Ospedale con reddito di lire 23,922; Orfanotrofio femminile detto inietta, istituito nel 1847; Istituto per gli incurabili, fondato da P. Aymonin del paese; quattro Opere pie per doli alle fanciulle povere e tre altre per altri fini filantropici Riso, frumento, segale, meliga, canape, fieno; allevamento del bestiame, con molta produzione di burro. Caccia di quaglie, pernici, beccacce e lepri; pollarne. Fabbriche di acquo gasoso, di fiammiferi in cera.'ed in legno, di formaggi, di laterizi, d'olio, di pesi e misure; filanda, pilatorie di riso, alberghi, ecc.
Cenni storici. — Appartenne questa terra nei bassi tempi ai vescovi vercellesi, e tanta ne fu l'incuria di lasciar prive d'ogni riparo le rive del Po, che il traboccare della corrente fece sommergere le mura. Dopo il disastro sorsero qua e là