Mandamenti e Comuni del Circondario di Vercelli — Appendice %r>
Mentone, di costruzione moderna e di architettura semplice, ma non priva di eleganza. Congregazione di carità. Vi sorgeva anticamente un palazzo o castello dei principi di Franca vi 11 a, maTii distrutto intieramente dai nuovi possessori Riso, grano, meliga e marmali.
Ce/mi storici. — Fu già un Emporiitm o luogo di mercato, donde il suo nome, e fu smembrato da Crescentino nel 1694. L'ebbero in feudo col tilolo di contado i Pastoris di Tronzano e Saluggia.
Coli, elett. Novara 111 (Vercelli) Dioc, Vercelli — I'3 ivi, T a Crescentino.
Mandamento di DESANA (comprende 7 Comuni, popol. 14,891 ab.). — Territorio in pianura e provvisto di molle acque d'irrigazione, derivate dal rivo Gardina e dal naviglio d'Ivrea. Buona parte del territorio è tenuta a risaie. E molto prosperosa in questo suolo l'alberatura e specialmente i roveri, i pioppi, i salici, i gelsi, gli ontani.
Desaiia (2029 ab.). — In pianura, sulla strada che da Vercelli tende, per Trino, a Torino, è costruita regolarmente, con case pulite e con parrocchiale dei Ss. Pietro e Maurizio di stile gotico-sassone, ricostruita su disegno dell'architetto Trocelli. Si la chiesa come il campanile sono notevoli per l'eleganza e la sveltezza delle loro forme. L'edificio privato più cospicuo è l'antico castello, già residenza del feudatario, convertito in moderno palazzo, restaurato ed abbellito dal signor Vitale Ilosazza di Piè di Cavallo (Andorno biellese), olire a palazzi privati e ad un grande edificio scolastico. Riso, granaglie, meliga, legnami e formaggi.
Cenni storici. — Arduino re d'Italia concedeva nel 1003 il possesso di questo luogo a Cuniberto, preposto della chiesa di Vercelli. Il marchese Giovanni di Monferrato l'occupò colle sue genti nelle guerre contro Galeazzo Visconti e la località ne sofferse gravi danni, finché nelle successive guerre il paese fu totalmente distrntlo. Risorse per opera di Lodovico Tizzoni, che riparò l'antico castello e vi fabbricò le case, attorniandole con valide mura. Impegnatasi la guerra di successione degli Sforza, Desana cadde in potere dei Francesi, e, in quella di successione del Monferrato, se ne impadronirono gli Spagnuoli. Nel 1699 l'imperatore Leopoldo v'infeudò Vittorio Amedeo di Savoia, e Carlo Emanuele ITI lo diede, nel 1763, per appannaggio col titolo di marchesato al suo secondogenito Benedetto Maria duca del Chiablese. Nel 1795 la Casa di Savoia lo permutò col conte Solarci di Monc.ucco pel castello di Covone nell'astigiano, di proprietà del duca di Genova. Dal conte Solaro passò poi al conte Della Chiesa di Benevello, valente pittore e scrittore, il quale lo cede all'autore dei presenti proprietari: comm. avv. Federico e ingegnere Ernesto Bosazza. Nei giorni 7-10 del maggio 1859 fu occupato dagli Austriaci, che ritiraronsi poi toslo su Palestra, ove furono sconfitti dai Piemontesi il 31 dello stesso mese. Il 30 vi si fermò l'intiera guardia imperiale francese, la quale cinque giorni dopo, vale a dire il 4 giugno, prendeva parie alla battaglia memorabile di Magenta.
Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — I'2 T.
Asigliano (4236 ab.). — In fertile pianura, irrigato dal cosidetto Cavo d'Asigliano e da parecchi altri canali, con parrocchiale dell'Assunta e Congregazione di carità detta di Santo Spirito. Bel palazzo dei conti di Asigliano, con ampio, delizioso giardino, ricco di statue marmoree. Gelsi, noci, pioppi, salici, ontani; cereali, canapa, trifoglio, fieno, ma principalmente riso ed animali bovini e suini.
Cenni storici. — Nell'anno 881 Asigliano fu dato dall'imperatore Carlo II alla chiesa d> Vercelli, Questa donazione fu confermata da Federico Barbarossa e da Arrigo VI. Eravi già una fortezza di qualche momento. Nel 1217 la città di Vercelli vi spedi un corpo di truppe per respingere dalle proprie terre quelle dei marchesi di Monferrato.
Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — I'2 T. e Str. ferr. Vercelli-Alessandria,