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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   Costanzana (2363 ab.). — In pianura, sulla sponda destra del torrente Gardina, fra Tricerro e Pertengo, con parrocchiale di San Martino. Cereali, fieno, canapa, bestiame, olio di ravizzone, laterizi.
   Cernii storici. — Sembra, dal nome, che nei tempi antichi fosse una villa di qualche casato dell'antica gente romana dei Gostanzi. Nel 1152 l'imperatore Federico 1 ne fece dono, con altre terre, alla chiesa di Vercelli. Essendo quindi insorti dei contrasti fra vari signori e Vercelli per la giurisdizione sopra Costanzana, il duca Amedeo VIII di Savoia sentenziò, nel 1434, in favore di Vercelli. Il borgo fu eretto da ultimo in contado a favore dei Turinetti di Cambiano.
   Uomini illustri. — Vi nacque il dotto medico e filosofo Giorgio Magneto, autore di una dissertazione in latino, in cui, in risposta ad un quesito del duca Carlo Emanuele, dimostra che, non solo il vino, ma'anche l'acqua dà nutrimento al corpo umano.
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P2 ivi, T. ad Asigliano.
   Lignana (1476 ab.). — E situata tutta in pianura, bagnata dal naviglio d'Ivrea, con due parrocchiali, oltre la principale a Lignana. Roveri, pioppi, salici ; il prodotto principale è però il riso.
   Cenni storici. — Fu ceduta con altre terre da Carlo Magno ai canonici di San Martino di Tours, i quali ne diedero, nel 1199, l'investitura al marchese di Monferrato. Un ramo dei signori ch'ebbero il castello di Lignana e ne presero il nome fu detto dei Corradi, e, stabilitosi in Vercelli, diede parecchi personaggi, fra cui un Ardizzone cardinale e il beato Ardizzone, compagno di S. Francesco d'Assisi, missionario in Africa. Lignana fu anche posseduta con titolo comitale dai Cigna di Fossano.
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P3 T. a Desana.
   Ronseceo (1877 ab.). — In pianura, bagnato dal rivo Gardina e dal canale Lam-poro, con piccola piazza, case di apparenza discreta e parrocchiale di San Lorenzo, antica e di disegno irregolare. Opera pia Santa Maria. Frumento, meliga, latticinii, ma soprattutto riso.
   Cenni storici. — Questo borgo col suo castello, di cui veggonsi ancor le vestigia, fu donato, nel 900, dall'imperatore Ottone alla chiesa di Vercelli e confermato dall'imperatore Federico nel 1152 e nel 1191 dall'imperatore Arrigo IV. Fu posseduto in seguito da varie nobili famiglie, i Bondonis, di cui uno fu un giurista dottissimo, i Ghislieri, i Braida, i Parati, e, per ultimo, i Lanfranrhi con titolo comitale.
   Coli, elett. Novara IH (Vercelli) — Dioc. Vercelli — P3 ivi, T. a Desana.
   Sale Vercellese (832 ab.). — Piccolo borgo in territorio assai fertile irrigato da una gora dedotta dal navile dì Borgo, con parrocchiale e Congregazione di carità fondata nel 1819. Cereali d'ogni sorta, riso e piante cedue.
   Cenni storici. — Durante le guerre del marchese Giovanni di Monferrato con Galeazzo Visconti fu teatro di fazioni sanguinose. Il duca Carlo Emanuele I lo infeudò alla nobile famiglia vercellese Delle Lancìe col titolo di contea, la quale passò poi ai Delle Lancie di Vinovo e ai Beria di Argentina.
   Uomini illustri. — Vi nacque, nel 1753. Andrea Savio, autore dell'opera Rimedi dell'agricoltura presente nella parte piana delle provincie, di Vercelli, Biella e Casale (Vercelli, 1792).
   Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — Pl T. a Vercelli.
   Tricerro (2078 ab.). — Sulla strada provinciale Vercelli-Trino, bagnato dalla roggia Molinara, derivata dal canal Lamporo, e dal cavo Galuzzano, costruito nel 1851. Parrocchiale vasta, di una sola navata e moderna facciata d'ordine ionico, dedicata a San Giuseppe. Ampia la via principale e fiancheggiata di portici da un lato con