Mandamenti e Comuni del Circondario di Vercelli — Appendice %r>
alcuni alberghi e caffè. Congregazione di carità. Riso, frumento, segale, grano turco, inarziioli, avena, ravizzoni e foraggi.
Cenni storici. — Era sottoposto alla giurisdizione di Vercelli che vi esercitava il mertim et mixtum imperimi} e passò quindi in potere del marchese di Monferrato, finché nella pace di Chcrasco (0 aprile 1631) fra il duca di Mantova e Vittorio Amedeo I pervenne col Monferrato alla Casa di Savoia. Fu dato in feudo agli Aimonhii che si estinsero nel 17G0 e fu poi compreso nell'appannaggio del duca del Cliiablese.
Coli, elett. Novara III (Vercelli) — Dioc. Vercelli — Pa ivi, T. a Desana.
Mandamento di GATTINARA (comprende 5 Comuni, popolazione 10,462 ab.). — Territorio parte in pianura, parte in colline. Il suolo è molto produttivo; la parte verso la Sesia è coperta da estesi prati che alimentano molto bestiame; la parte in collina produce quell'eccellente vino detto Gattinara, che s'acquistò tanta rinomanza, da sostituirsi attualmente ai più famosi vini francesi.
Gattinara (5010 ab.). — Siede sulla destra della Sesia, in pianura, alle falde di un colle, e presenta quasi la forma di un rettangolo. Due contrade perfettamente rettilinee formano nel punto d'intersezione una piazza che è il centro del paese. Sonvi anche parecchie altre contrade tutte diritte e parallele alle due suddette. La parrocchiale, ampia e maestosa, è in parte di antica e in parte di moderna costruzione. Fra le altre chiese merita special menzione il cosidetto Santuario di L'ade, dedicato all'Assunta, poco lungi dall'abitato a sud, ampio e ben fornito di arredi sacri. Il territorio era sparso anticamente di molti castelli di cui scorgonsi ancora i ruderi, in un con quelli di una fortezza cinta di mura e di fossi. Congregazione di carità. Cereali, segale, grano turco e patate; bestiame e caccia. Ma il maggior prodotto sono, come dicemmo, i vini squisitissimi che raccolgonsi sulle colline; sono ricercatissimi nelle città di Vercelli e di Novara e i migliori esportansi a Milano ove sono assai pregiati.
Cenni storici. — E d'origine antica, forse romana, come l'accennerebbero un avanzo d'acquedotto ed una fortezza che occupava il posto dove oggi sorge un Santuario. Carlo il Grosso cedette al vescovo di Vercelli il castello che esistette sino all'anno 1800. Nel 1358 subì un saccheggio da parte delle truppe del marchese di Monferrato. Passò sotto il dominio di Casa Savoia nel 1426, con concessione di vari privilegi e franchigie. Nel 1555 il castello di Gattinara, occupato dai Francesi di Brissac, fu assalito indarno dagli Spagnuoli e Piemontesi sotto il comando del generale Sac, che vi fu ferito mortalmente, e del conte Masino, e questo trionfo dei Francesi pose fine alla lunga campagna di quell'anno. Durante la guerra del 1616 gli Spagnuoli, sotto il marchese di Leganes, ritentarono d'impadronirsi di Gattinara, ma furono respinti dai marchesi di Villa e Pianezza. Passò quindi in feudo agli Arborio di Gattinara tuttora esistenti.
ì Uomini illustri. — Da un ramo degli antichi Arborio, ch'ebbe il feudo di Gattinara, discesero molti insigni personaggi, fra i quali primeggia il celebre Mercurino di Gattinara (nato nel 1465, morto nel 1530), di cui scrisse l'elogio storico Carlo Denina. Egli ha un mausoleo in Gattinara, della quale ricostruì le mura con le porte e ridusse nella bella forma in cui ora si trova. Dei Gattinara alcuni ebbero pure i titoli di marchese di Breme e conti di Sartirana, e anche ai dì nostri, i Gattinara occuparono posti cospicui a Corte.
Altri uomini degni di memoria sortirono i natali in Gattinara, fra gli altri, due fratelli Cornetti: il primo abate di Vallombrosa, professore di matematica all'Università di Pisa; il secondo rinomato scultore di cui ammirasi un bel lavoro nella basilica di Soperga.
Coli, elett. Novara II (Biella) - Dioc. Vercelli — P2 T.
179 — L/ii l'atri a, voi. I.